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Parte del progetto Survival blog, visibile a questo indirizzo.

mercoledì 22 dicembre 2010

Aggiornamento 1

22 Dicembre 2015

Ho riacceso internet, fatto il login e sono entrato nel blog. Avevo un sacco di cose da dire, ma non so perchè ora me ne sono stato per un quarto d'ora fermo davanti allo schermo del portatile indeciso su come e da dove cominciare.
Stupido.
Mi preoccupo della forma, dello stile della scelta delle parole. Come se davvero fosse un problema, come se alla gente interessasse realmente.
E' buffo vedere come certe cose di me non siano cambiate, nonostante tutto, nonostante la Follia.
Sì beh, ecco perchè abbiamo deciso di chiamarlo così questo nostro piccolo rifugio dal delirio esterno. Perchè anche se fuori regna il caos, anche se abbiamo perso tutto e forse non avremo mai indietro una vita anche solo lontanamente normale, beh nonostante questo siamo ancora quì. Sì, al plurale.
Siamo in tre.
Ci conosciamo da circa 10 anni, da prima che il mondo impazzisse. Frequentavamo la stessa università e avevamo, beh quelli li abbiamo ancora, interessi comuni: videogiochi, libri, giochi di ruolo. Passavamo pomeriggi e serate a cazzeggiare insieme; birra, due minchiate e ci si dimenticava dei "problemi".
Eh sì le virgolette sono doverose. Se ripenso a quelle che all'epoca consideravo grane mi viene un po' da ridere. Oggi non vale più niente, sono tutti discorsi inutili, pensieri vani in un mondo vuoto.
Che poi così vuoto non è. Ci sono i Gialli che ammorbano il pianeta, gli sciacalli che danno libero sfogo alle pulsioni e se ne fottono degli altri esseri umani e poi ci siamo noi: i sopravvissuti.
E' bello poterlo dire finalmente. Prima noi tre non ci consideravamo tali; eravamo più che altro della carne in attesa di essere macellata, agnelli pronti per il sacrificio. Ora è diverso però. Ora non siamo più soli.
Leggere i vostri blog, scoprire di non essere gli unici esseri umani sulla faccia della terra (sì quelli che prima chiamavo sciacalli, pur non essendo contagiati, non li considero tali.) beh è, passatemi il termine, meraviglioso.
E allora diamo il nostro contributo.

Siamo barricati (questo il termine giusto) in un casolare verso Castel d'Aiano a circa un ora di macchina da Bologna. Finire quì è stato quasi un caso, oltre che un bel casino.
La casa è di un tipo che conoscevo e che quando la situazione è degenerata di brutto mi ha informato della sua decisione di andarsene da Bologna chiedendomi se fossi interessato a seguirlo. Non ne voglio parlare, ma diciamo che nessuno di noi tre aveva più motivi per rimanere in città e così lo abbiamo seguito.
Per farla breve è andato tutto bene fino a quando il tipo non è andato giù di testa. Non era contagiato, ha solo sbroccato un bel po'. Poi niente: un giorno ha preso l'accetta e borbottando frasi incomprensibili è uscito e non è più tornato.
Così abbiamo preso possesso di casa sua e direi che poteva andarci molto peggio. C'è tutto: impianto fotovoltaico, generatore di riserva, qualche arma (anche se non le sappiamo usare quasi per niente) vestiti pesanti, qualche libro e, dopo aver smanettato un bel po', ora anche internet.
Il vero problema è che facendo due conti il cibo non basterà per molto ancora. Forse arriviamo a metà Gennaio. Forse.
Dopo? Sinceramente non lo so.
Stiamo, o almeno sto, iniziando a pensarci. Tornare a fare rifornimento a Bologna? Cercare posto altrove?
Merda. Ecco l'unica risposta che trovo.
Ora vado. Appena tornano dalla perlustrazione gli altri due ne parliamo un po': credo sia giunto il momento.
Poi ve lo farò sapere eh!

Buona sopravvivenza.

Cuppo

3 commenti:

  1. E' la prima volta che leggo un messaggio da persone vicine. Noi siamo rifugiati al Passo del Lupo... immagino tu sappia dove si trova.

    Cerca di resistere. E' dura... ma sapere che non siamo soli aiuta parecchio.

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  2. Cerca di tenere duro! Anche noi abbiamo finito il cibo la scorsa settimana e siamo riusciti a muoverci. Ti do solo un consiglio, per spostarvi scegliete il giorno più freddo!
    Tenete duro!
    Luca

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  3. Sì il Passo del Lupo lo conosco, ci sono stato un paio di volte da piccolo.

    Grazie a nome di tutti e tre!

    Cuppo

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